C’è una festa in provincia di Avellino davvero unica, fatta di processioni solenni, una Madonna miracolosa vestita d’oro, penitenti che salgono scalinate in ginocchio, riti notturni, veglie, concerti. Un programma civile e religioso che dura una settimana e rappresenta l’apice della coesione di una comunità intera
Sono stato a Marzano di Nola. Un piccolo paese nel Vallo di Lauro, in una delle tante terre di confine dell’Irpinia. Più che altrove qui ho trovato un luogo sospeso. Forse perché lontano dai centri di potere e di interesse, posizionato com’è a metà strada tra il nolano (con cui condivide alcune espressioni dialettali, il prefisso telefonico, perfino parte del nome) e l’avellinese (da cui dipende amministrativamente). Un luogo per qualcuno dimenticato, ma che per me è diventato un esempio di coesione.
Una comunità orgogliosamente compatta, che raggiunge il massimo momento di aggregazione comunitaria in occasione dei solenni festeggiamenti in onore di Maria SS. dell’Abbondanza, che ogni anno si tengono alla fine di luglio. Una sorta di Capodanno marzanese, che per una settimana intera paralizza l’intero paese. Una festa in cui culminano gli sforzi di molti, in cui vivono le speranze di tutti.
Un evento talmente sentito che il giorno dopo la sua conclusione si pongono già le basi per i festeggiamenti dell’anno dopo. La classica festività per cui molti marzanesi, di nascita o di acquisizione, ritornano appositamente a casa, con la popolazione che in questi giorni aumenta a dismisura, a testimonianza del legame d’appartenenza con il territorio.
Una festa talmente importante e sentita, quanto sconosciuta al di fuori dei confini comunali (per i motivi di cui sopra) che ha attratto la mia curiosità. Un programma civile e religioso intenso, come sempre inaugurato, 40 giorni prima dell’inizio delle celebrazioni, dall’apposizione in via Roma del quadro della Madonna dell’Abbondanza (raffigurante l’immagine incoronata della Santa, avvenuta ad opera di Papa Pio VI nel 1778, dopo la grazia in favore di un notabile di Acerra – per approfondire clicca qui).
Il tutto ruota attorno al comitato festa, molto corposo e decisamente agognato: ogni anno c’è il rinnovo dei suoi componenti e sono numerose le prenotazioni per gli anni a venire. Poi ci sono due Confraternite, quella storica, legata alla Madonna dell’Abbondanza, e quella più recente, che inneggia alla figura di San Trifone, patrono di Marzano di Nola.
Senza dimenticare i due luoghi chiave. Il primo è la Chiesa Madre di San Trifone, nella centralissima Piazza Marconi, fulcro di tutti i festeggiamenti religiosi e di molti di quelli civili. L’altro è lo spettacolare Santuario di Maria SS. dell’Abbondanza, un luogo ricavato sul cocuzzolo della collina, a dominare l’intero abitato del Paese. È qui che tutto comincia e tutto si conclude.
Ho vissuto in prima persona le emozioni, le passioni e la profonda devozione di un popolo. E questo è il mio racconto…
Venerdì 28 luglio
Come ogni ultimo venerdì di Luglio che si rispetti, un carro allegorico ha toccato vari punti del paese: nonostante i mortaretti e le campane a festa di ieri, è considerato questo l’atto iniziale dei solenni festeggiamenti in onore di Masia SS. Dell’Abbondanza.
Il paese è letteralmente addobbato a festa. Come non potevo nemmeno immaginare. Ogni portone, ogni balcone, ogni anfratto del bel centro storico riporta immagini sacre del patrono e soprattutto della Vergine. Fiocchi, addobbi di ogni dimensione, immagini sacre di oggi e di ieri. È come se ogni famiglia volesse rassicurare la Madonna di poter contare sulle proprie preghiere e sulla propria venerazione.
Le luminarie, anch’esse fitte e avvolgenti, si accendono. Lo spettacolo è davvero commovente. Ma non è ora di perdersi in chiacchiere, bensì quella di andare a dormire: l’appuntamento è per domattina, molto prima dell’alba.
Sabato 29 Luglio
Il sabato mattina i festeggiamenti sono iniziati con un atto di penitenza. A cominciare dall’orario di svolgimento: alle 4 del mattino un nutrito gruppo di fedeli ha raggiunto il Santuario di Maria SS. dell’Abbondanza per la tradizionale Scala Santa. Nonostante il sole fosse ancora lontano e l’umidità si facesse sentire, sono centinaia i penitenti in adorazione. Il rituale è suggestivo. Raggiunto l’inizio della scalinata che porta al Santuario, i fedeli hanno percorso il tragitto che li separava dal portale d’ingresso, fermandosi ad ognuno dei 110 gradini (intervallati a tre a tre da brevi ballatoi) per rivolgere alla Madonna parole di profonda devozione. Il rituale si è intensificato quando, come da tradizione, alcuni devoti hanno deciso di percorrere gli ultimi gradini dell’impegnativa salita in ginocchio.
Il corteo sacro è poi sceso verso la Chiesa di San Trifone, portando la Madonna fino alla piazza, dove è stata celebrata una messa cantata. A seguire la statua è entrata in chiesa, per la commozione dei fedeli, ed è poi stata collocata sul trono posto in fondo alla navata centrale, consentendone a tutti la venerazione. La giornata si è conclusa con uno dei numerosi eventi canori. L’occasione è stata buona per godersi la frescura della sera e la musica coinvolgente. La domenica sarà intensa, con sveglia sempre di buon mattino, quindi è il momento di congedarsi.
Domenica 30 Luglio
6 del mattino. Stavolta il sole si intravede. Tutta la comunità si è riunita per una mattinata decisamente intensa. In fibrillazione, ma in un surreale silenzio, si è consumata la vestizione della santa. Un evento davvero suggestivo perché i marzanesi nel tempo hanno trasformato le generose offerte dei fedeli in un vestito splendido, preziosissimo. Una veste tutta d’oro, indossata dalla Vergine nei soli giorni di festa.
A seguire, prima delle celebrazioni delle prime comunioni, la tradizionale benedizione del tortano. Si tratta di un pane speciale, dalla forma molto peculiare, che per tutta la mattinata viene distribuito alle famiglie di Marzano di Nola.
Arriva l’ora di pranzo. La domenica della festa della Madonna prevede pietanze che non si trovano durante l’anno e che sono esclusive di Marzano: gli spaghetti alle nocciole, le polpette di patate e gli struffoli (questi ultimi si realizzano come quelli che si mangiano a Natale in quasi tutta l’Irpinia, ma hanno una forma annodata, che forse rievoca il legame sacro con la Madonna).
In serata, la Santa Messa officiata dal Vescovo di Nola precede lo spettacolo comico finale che chiude in allegria una domenica intensa (e faticosa per chi non è abituato a questi ritmi!).
Lunedì 31 Luglio
In molti pensano che il lunedì sia il giorno clou dell’intera festa della Madonna SS. dell’Abbondanza. E forse è così. La mattinata si è aperta con l’arrivo delle bande musicali da fuori provincia: quella di Ailano (Caserta) e di Conversano (Bari) sono entrate in pompa magna in paese per dare un fondamentale contributo alla solennità della festa.
Nel pomeriggio le bande hanno preceduto la solenne processione con esibizioni anche congiunte, favorendo il raduno dei marzanesi. A mano a mano Piazza Marconi si è gremita e poco dopo le 19 un corteo nutritissimo è partito dalla Chiesa di San Trifone, attraversando tutto il paese.
Dalle lavinelle (le stradine che congiungono la Chiesa col Santuario), fino alla Strada Nazionale, il paese si è fermato per portare in processione la statua della Santa.
In prima linea gli ex voto o i richiedenti voto, scalzi e con candele al seguito, con il tradizionale vestito blu e rosso; a seguire i gruppi parrocchiali, ossia l’Apostolato della Preghiera, gli Araldi di San Francesco, il Terzo Ordine Francescano e le Confraternite. A seguire la statua della Madonna, portata in spalla dai giovani del paese e a chiudere il corteo il resto dei fedeli.
La Vergine ha attraversato buona parte del paese, solcando corridoi di persone ammassate lungo le strade, passando accanto alle mille espressioni di devozione messe in campo dai marzanesi. Strade cosparse di petali, fiaccole ai bordi della strada, persone anziane, aiutate nel seguire la funzione dalla presenza della filodiffusione in tutto il paese, che hanno atteso il passaggio della statua per accoglierla con una pioggia di petali di fiore.
Tra i momenti più intensi la sparata: i magnifici fuochi d’artificio che hanno salutato lungamente la statua durante il suo incedere in via Nazionale. Al termine della processione la Vergine è tornata al punto di partenza. Accolta da un applauso fragoroso è entrata in chiesa, dove erano assiepate centinaia di persone, in attesa della Santa Messa celebrata dal parroco di Marzano di Nola.
Al termine della funzione un grande spettacolo bandistico ha chiuso la serata, ma non il rituale. Se negli altri giorni infatti si è dormito poco per via dei risvegli all’alba, la notte tra lunedì e martedì le cose non sono andate meglio. Questa è la notte più intensa, quella della veglia, in cui la chiesa rimane aperta e la comunità protegge la santa bardata d’oro: un modo per ricambiare idealmente la protezione che la Madonna riserva ai marzanesi per tutto l’anno.
Martedì 1 Agosto
La giornata di martedì si è aperta con la cittadinanza di Marzano che ha accolto i devoti di San Gennaro Vesuviano e San Gennarello di Ottaviano. Pellegrini anch’essi devotissimi alla Vergine, che da tempo immemore arrivano nel paesino irpino per affiancare i marzanesi nelle celebrazioni per Maria SS. dell’Abbondanza. A seguire una funzione in chiesa che ha coinvolto tutti i fedeli, prima di un’altra processione, definita dei tre punti del paese, a cui è seguito un tradizionale panegirico. Ecco, se la festa della Vergine dell’Abbondanza mi è sembrato il capodanno marzanese, il panegirico può essere paragonato al messaggio di fine anno a reti unificate! In serata, poco dopo le 23, un ulteriore, importante rituale, quello della svestizione della Madonna. Il magnifico vestito tempestato d’oro è stato tolto alla Vergine Maria e con grande accuratezza il tutto è stato riposto in cassaforte. La statua viene addobbata con le ultime donazioni dei fedeli, che la ricopriranno per dodici mesi, in attesa di infilare nuovamente la veste della festa e ricominciare il sentitissimo rituale.
Mercoledì 2 Agosto
In serata il corteo ha riportato la Vergine nella sua abituale dimora. Insieme al quadro esposto in via Roma ed alle statue di Sant’Andrea e Sant’Antonio, la statua di Maria SS. dell’Abbondanza torna al Santuario, per l’atto religioso conclusivo. Ed è già cominciata la vigilia della prossima festa, in attesa del concerto dei The Kolors di giovedì sera: si insedia il nuovo comitato, a cui vengono consegnate le cassette. E i festeggiamenti del prossimo anno sono già iniziati.
In conclusione posso dire che a Marzano di Nola mi sono sentito come a casa. La capacità di accogliere i forestieri, di farli sentire a proprio agio, di farli entrare in quell’atmosfera magica di misticismo e devozione mi ha commosso, per generosità e spirito di accoglienza.
Voglio perciò ringraziare l’Assessore Imma Corbisiero, i confratelli Alberto della Pietra, Andrea Corbisiero e Gaetano Vecchione, il vice priore Alessandro Sepe e il Maestro Saverio Crisci, concludendo con la gentilezza e disponibilità del Sindaco Franco Addeo.
A loro va il mio ringraziamento per avermi fatto vivere appieno questa prestigiosa solennità e per avermi supportato nel reperimento del materiale e delle notizie storiche alcune persone fondamentali per me. Ma soprattutto per avermi fatto vivere emozioni che difficilmente dimenticherò.